A che punto siamo?

Ogni tanto amo fare il punto della situazione, della mia situazione. Questo mi serve a capire a che tratto sono nel percorso del mio viaggio. Lo faccio per comprendere se e quanto sono cresciuto. Sì, perché non amo confrontarmi con gli altri, ma con me stesso. 

Non è vigliaccheria e nemmeno egocentrismo, ho solo imparato che nella vita la vera sfida, la più intelligente e matura non è verso gli altri. Del resto imparerai per esperienza che nel tuo cammino troverai costantemente persone migliori e persone peggiori di te. 

Ciò che ora appare chiaro davanti agli occhi di tutti è che ancora una volta l’uomo, non memore del passato, da qualche parte del mondo ha scatenato una nuova guerra!
Non è a caso che saggiamente Hegel diceva: “La storia insegna che l’uomo non impara nulla dalla storia”.

La sete di potere e la voglia di comando sono i veleni che rischiano di uccidere il mondo intero. È noto che basterebbero poche bombe atomiche per far finire la vita sull’intero pianeta eppure la stupidità umana ne ha prodotte oltre 15.000, un po’ come comprare tonnellate di semi da piantare avendo un campo di soli pochi metri quadrati!

In questo bailamme etico ed emozionale anche l’arte e il senso dell’interiorità piano piano stanno scomparendo, così come il vero senso dell’amicizia che non è più tale, o almeno rimane tale finché c’è un metainteresse.

Oggi godiamo e ci emozioniamo per una bella scena di un film, ma se quella scena la vivessimo nella realtà, non ci emozionerebbe affatto.

Se visitiamo dei luoghi interessanti, invece di goderceli, parossisticamente li immortaliamo per poi postarli immediatamente sui social network.
Andiamo al mare e non ci accorgiamo nemmeno della sua bellezza. Invece di rimanere estasiati alla sua vista, siamo presi dal triste e squallido “Spritz” che consumiamo al bar dello stabilimento. 

Tutte le nostre emozioni sono ormai tristemente racchiuse tra i pixel dello schermo di un telefonino.

Non è facile per nessuno andare controcorrente, soprattutto se la marea dei pesci spinge in direzione opposta!

Se dovessi dare un consiglio per non far morire gli ideali, direi a tutti, me compreso: “Nutritevi di belle cose, di cose profonde. Nutritevi di emozioni, di cose vere, di cose che restano”…

Sperando che in questo mondo che muore tutto ciò abbia ancora un senso.

Ferruccio Parrinello 
© Copyright 2022

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *