Il pregiudizio e la medusa Cassiopea

La scorsa estate sui social sono apparsi numerosi post riguardanti una medusa che continua ad apparire in maniera copiosa nei nostri mari: La medusa Cassiopea.
Questa, porta il nome della costellazione che a sua volta lo prende dal personaggio omonimo della mitologia greca. Probabilmente il nome le è stato attribuito poiché, essendo molto appariscente, le conferisce una sorta di vanità, peculiarità della regina d’Etiopia.

Ognuno di noi, o per esperienza diretta o per sentito dire, sa bene quanto sia dolorosa la puntura di una medusa. I tentacoli di questi abitanti dei mari sono costellati di piccoli aculei che, a contatto della vittima, vuoi umana, vuoi animale, emettono una sostanza tossica e urticante che in alcuni casi, come nel caso della medusa scatola (fortunatamente non presente nei nostri mari), può portare persino alla morte!

Quando si trova una medusa in acqua spesso si scatena una vera e propria caccia contro la povera creatura. I ragazzini e spesso gli adulti, muniti di bastoni le prelevano dall’acqua, le portano a riva e nel migliore dei casi le sotterrano vive sotto la sabbia e nel peggiore (i ragazzini non educati al rispetto, spesso sono molto crudeli) vengono prima infilzate come fossero un nemico a cui infliggere una qualche punizione.

La “Medusa Cassiopea” però, nonostante le dimensioni, non è una specie urticante, anzi non solo è del tutto innocua, ma  svolge un ruolo importante nei nostri mari poiché funge da filtro e contribuisce al mantenimento della catena alimentare dei fondali acquatici.

Il pregiudizio e la mancanza di conoscenza fanno sì che a volte perdiamo delle belle risorse.
Spesso noi ci comportiamo allo stesso modo con le persone e le valutiamo, senza ancora conoscerle, solo sulla base di ciò che ci hanno raccontato di loro o sulle nostre immediate sensazioni. Questo atteggiamento di superficialità rischia di portarci ad allontanare, senza alcun valido motivo, persone meravigliose.

Ogni persona che incontri sforzati di conoscerla personalmente e poi fai la tua obiettiva e onesta valutazione e non fidarti mai troppo della valutazione altrui.

“Spesso la gente ti vedrà non per quello che sei, ma per ciò che qualcun altro ha già raccontato di te.”

Ferruccio Parrinello 
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