Le 8 mattonelle

Può sembrare una riflessione triste o pessimistica, ma io la trovo estremamente bilanciata, veritiera e razionale.

Personalmente non ho paura della morte perché credo fermamente in un’altra dimensione che in parte ho sperimentato (strano, ma vero…) e credo anche che la vita non sia frutto di qualche miliardo di circostanze favorevoli che per nostra fortuna si sono combinate insieme (nel calcolo delle probabilità esce un numero ridicolo)…

Lo stesso Dawkins, ateo convinto, soleva dire che l’universo doveva essersi creato cosi: “Una molecola particolarmente ragguardevole”, una molecola dotata della capacità di riprodursi, “si formò accidentalmente”. Pur ammettendo che un simile evento accidentale sarebbe stato estremamente improbabile!Ed aggiungeva, proprio per la sua ideologia ateista, che sebbene improbabile, questo evento doveva comunque essere avvenuto. (Sic!)

Qualche mattina fa, mentre nella cucina consumavo il mio primo caffè, lo sguardo si posò all’improvviso sulle mattonelle del pavimento. Per un’improvvisa associazione di idee, pensai alla lunghezza della vita che, salvo imprevisti, eventi fortuiti e malattie improvvise, ha oggi una durata media di circa 80 anni!

Presi, allora, in considerazione 8 mattonelle dividendole, nel mio immaginario, in 10 anni per ciascuna di esse… totale 80 anni!


Mi resi conto, allora, di quante mattonelle avevo già vissuto e di quante ne restavano ancora: me ne rimaneva poco più di una.



Non era una riflessione consolante, ma pur sempre realistica.

Quando sei giovane raramente hai questo tipo di pensiero e le mattonelle davanti a te sembrano veramente tante, ma in un attimo, come me, ti rendi conto che sei arrivato alle ultime.

Questo non vuole essere un inno alla morte, tantomeno un monito, piuttosto uno stimolo ad usare il tempo che resta nel modo migliore.

La vita non è conseguire successo e danaro, tantomeno cercare di rincorrere folli ambizioni, anche se alcune di esse sono lecite e ti danno stimoli e voglia per andare avanti. Le folli ambizioni sono spesso come gli stimoli di una persona bulimica che sebbene mangi sempre, non si sente mai soddisfatta.



Vivere una vita degna di nota è avere una sana coscienza che non ti condanna per le tue scelte, sapere di non aver fatto volontariamente del male, avere bei ricordi del bene fatto, aver perdonato anche a chi non lo meritava e aver amato a prescindere dal ritorno d’amore ricevuto.

Ogni tanto conta le tue mattonelle, per vivere al meglio tutte quelle che ti restano…

– 𝑭𝒆𝒓𝒓𝒖𝒄𝒄𝒊𝒐 𝑷𝒂𝒓𝒓𝒊𝒏𝒆𝒍𝒍𝒐 © 2024

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