Vivere per fede e non per speranza

Chi di noi nella propria vita non ha mai sentito dire “Aiutati che Dio ti aiuta”?

Mi rincresce deluderti, però devo dirti che Dio non ha bisogno del tuo aiuto e tutto quello che potrai fare per vivere una vita abbondante (il termine sta a significare benedetta, non meramente sfarzosa) è cercare di comprendere il Suo piano per la tua vita e lasciarti guidare dallo Spirito per realizzarlo. Nulla che tu possa aggiungere potrà essere di vantaggio a Dio… ma noi amiamo troppo “dare una mano a Dio”!

Il racconto della storia di Uzza, quando gli ebrei trasportavano l’arca, dovrebbe insegnarci qualcosa. Quest’uomo, dotato di buona volontà, voleva aiutare Dio a sorreggere l’arca sebbene Egli avesse vietato a chiunque di toccarla.
Ora non voglio analizzare il fatto in sé che lascia comunque tutti un po’ perplessi, quanto il significato che è univoco: Dio ha bisogno di obbedienza e non di iniziative o di aiuti da parte nostra. (vedi 2° Samuele 6:6)

I Latini dicevano “nomen omen” ovvero nel nome c’è l’uomo quindi, nel significato del tuo nome è descritto il tuo destino o le attitudini.
Se vogliamo riportare questo al racconto di Uzza possiamo scoprire un profondo significato. Uzza, al contrario di Uzzia che vuol dire “la forza di Dio” significa “la propria forza”, proprio quella che lui usò per sorreggere l’arca.

Molta gente ogni giorno spende centinaia di euro per giocare al Lotto, al Bingo, alle lotterie, al Totocalcio e al Gratta e Vinci e allo stesso modo, molti credenti fanno altrettanto; proprio per questo si scusano dicendo scherzosamente “diamo una mano a Dio!”

Posso dire con estrema tranquillità che il farlo non è affatto un peccato: tutt’al più, un errore di coerenza!

Personalmente non sono mai stato un giocatore accanito di questi possibili “colpi di fortuna”, solo ogni tanto giocavo due o tre numeri al lotto; piccoli importi, sporadicamente e mai per abitudine.
Questo era il mio modo di “dare una mano a Dio”.

C’è una contraddizione però in tutto questo: o credi in Dio e la tua vita sarà guidata e condotta da Lui anche nelle circostanze, oppure stai credendo nel fato.

Io, da credente, per paradosso stavo credendo in tutt’e due…

Una mattina mentre mi recavo al bar per prendere un caffè, istintivamente pensai di giocare al Lotto, proprio come fa tanta gente ogni giorno, ma quando si è figli di Dio, specialmente nella mia chiamata da profeta, non è poi così raro che Egli interferisca parlandoti… e così accadde!

Varcata la soglia del locale, una voce senza suono irruppe nella mia anima in modo tanto chiaro quanto inaspettato: “Impara cosa vuol dire vivere per fede e non per speranza”.

È sempre una forte emozione quando Dio ci parla chiaramente perché la Sua parola lascia interdetti per qualche istante, ma immediatamente dopo, scendendo nell’anima, ci convince dell’errore. In questo modo, nel tempo, va formando e affinando sempre più il nostro carattere.

Ovviamente aveva ragione Lui! Se credo in Dio non avrò bisogno di tentare la fortuna; tra l’altro il danaro guadagnato in fretta, altrettanto in fretta se ne andrà; non è un caso che le persone che hanno vinto le più ricche lotterie al mondo, sono finite in miseria altrettanto repentinamente. La Bibbia questo lo diceva già al tempo di Salomone quando scriveva: “Le ricchezze procedenti da vanità scemeranno; Ma chi raduna con la mano le accrescerà” (Proverbi 13:11).

Ed ancora Salomone incalza: “Quando crescono i beni, aumentano anche quelli che li divorano; e quale vantaggio ne hanno i proprietari, se non di vederli con i loro occhi?” (Ecclesiaste 5:11)

E voi, potreste dire che non sia così?

Ricorda: se vuoi veder correre i tuoi progetti, smetti di correre dietro ad essi e inizia a correre dietro a Dio.

  • Ferruccio Parrinello
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